Una persona lucida e senza scrupoli così il PM definisce Alessia Pifferi, la madre accusata di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, è partita alla volta di Leffe nel Bergamasco, per raggiungere il compagno abbandonando la sua bambina di appena sedici mesi sola in casa per sei giorni inevitabile l'epilogo, la piccola è morta presumibilmente di stenti. È una realtà drammatica quella che emerge durante l'interrogatorio della donna davanti al GIP che ne ha disposto il fermo e la custodia cautelare in carcere. Rivolevo la mia libertà, queste le parole con cui Alessia Pifferi giustificato il gesto che è costato la vita la figlia. Libertà considerata dalla donna ormai compromessa dalla bambina reputata un peso, un ostacolo alle sue frequentazioni. La Procura è al lavoro per far luce sulla vicenda e sul passato della donna; si attende inoltre il referto dell'autopsia per chiarire cosa abbia causato il decesso di Diana, rimasta sola, morta sola in una Milano rovente alla fine di luglio.























