Si aggiunge un tassello nella storia di solitudine e disperazione della piccola Diana, la bimba di 1 anno e mezzo morta di stenti a Milano dopo essere stata abbandonata in casa da sola per 6 giorni. Dal carcere di San Vittore, dove è rinchiusa con l'accusa di omicidio volontario, la madre Alessia Pifferi, 36 anni, contrariamente a quanto sostenuto finora, ha rivelato ai suoi legali di conoscere il nome del padre della piccola, data alla luce 18 mesi prima da sola in un bagno. L'uomo a quanto pare non ha mai saputo della gravidanza perché stando al racconto della donna quando aveva scoperto di essere incinta, stava riallacciando i rapporti con il suo ultimo compagno. Quel fidanzato di cui in questi giorni avrebbe chiesto più volte. L'aver rivelato il nome del padre di Diana però nulla cambia nella vicenda, né tantomeno nell'inchiesta, gli inquirenti potrebbero se necessario decidere di convocarlo anche se al momento stando a quanto trapela, non ci sono interessi investigativi in tal senso. Si attende invece la fissazione dell'incidente probatorio sul biberon rinvenuto accanto alla culla della bimba, per capire se, come ipotizzato in un primo momento, la madre possa aver mescolato al latte alcune gocce di un potente ansiolitico trovato in cucina per evitare che la bimba piangesse in quei 6 lunghi giorni di solitudine. La difesa ha anche nominato due consulenti affinché redigano una relazione neuro scientifica e psichiatrica su Alessia Pifferi.























