Vincenzo Loffredo, padre della piccola Giulia di nove mesi, era davvero in casa quando la bambina sarebbe stata attaccata e sbranata dal pitbull di famiglia? È tra i dubbi che stanno cercando di sciogliere gli inquirenti. Lui ha dichiarato che era crollato dal sonno in un'altra stanza, essendo molto stanco dopo averla messa a riposare nel letto matrimoniale e di averla trovata in condizioni disperate. Inutile purtroppo la corsa in ospedale. In un primo momento aveva accusato un cane randagio, ma era stato subito chiaro che non poteva essere così. In casa erano presenti due cani, un pitbull sprovvisto di microchip e un meticcio, che invece lo aveva. Sono stati acquisiti i video delle telecamere davanti alla casa ad Acerra, ma anche altri impianti di video sorveglianza della zona. Dalle provette sarebbe emersa una positività alla cannabis, ma non ad alcol, oppiacei o cocaina. Il ventiquattrenne avrebbe assunto quindi cannabis, ma non è chiaro quando e in che misura. Per questo, la positività emersa dovrà essere ora verificata.