Bimbi maltrattati a Cosenza, indagate mamma e nonna

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1 mese fa

I traumi sui corpi dei due fratellini di due e quattro anni, visitati dai medici dell'ospedale di Cosenza, non sono causati da cadute accidentali ma dalle percosse ricevute. Lo ipotizza la procura di Paola, in provincia di Cosenza, che procede per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ed emette un provvedimento di allontanamento urgente dalla casa familiare per la madre e la nonna dei fratellini. Alle donne viene anche vietato di avvicinarsi ai bimbi. Il più grande dei due è ancora ricoverato in terapia intensiva all'Ospedale dell'Annunziata di Cosenza per lesioni alle costole e ai testicoli, oltre che per una frattura alla clavicola. Il più piccolo, che era stato ricoverato all'ospedale di Paola per una frattura al braccio, ora si trova a Cosenza per accertamenti clinici. I carabinieri hanno scoperto inoltre che il fratello maggiore, ricoverato a Cosenza in passato per analoghi traumi, era stato riportato a casa dalla madre contro il parere dei medici. La mamma dei due piccoli ha sempre riferito che i due figli si sono fatti male cadendo. "Sono molto vispi", ha spiegato, "Se la danno di santa ragione e cadono dal letto. Io ho la coscienza pulita." Secondo il direttore dell'Azienda Sanitaria di Cosenza, Pino Pasqua, le lesioni e i traumi riscontrati sui corpi dei due bimbi non sono compatibili con una caduta. Il padre biologico dei bambini, ha detto l'avvocata Francesca Cribari, legale delle donne indagate, non ha mai fatto una telefonata per sapere come stessero i figli. I due piccoli sono stati affidati a un tutore, per ora il Primario del reparto di pediatria. .