Hanno provato disperatamente a rianimarlo ma per il quindicenne l'impatto e il volo di una decina di metri sono stati fatali. Era fermo sul ciglio della strada, stava chiacchierando con gli amici ed è stato travolto da un'auto fuori controllo. Alla guida una donna americana di stanza alla base militare di Aviano che si è fermata e ha prestato soccorso, a cui è stato contestato il reato di omicidio stradale. Ancora un piccolo, in bici, vittima della strada. I dati ASAPS, associazione a sostegno della Polizia Stradale, raccolti dalle cronache solo nell'ultimo mese mostrano una drammatica ricorrenza nelle dinamiche degli incidenti. Perdita di controllo delle auto che superano i limiti di velocità le principali cause di incidenti mortali con pedoni e ciclisti. Il 16 agosto a Santa Caterina di Pasian di Prato, in provincia di Udine, un ragazzino di 13 anni è stato travolto da un'auto mentre attraversava sulle strisce con la sua bici. Ha riportato ferite gravissime alla testa e alle gambe. Il 9 agosto a Milano Nour Amdouni senza patente, con una gamba ingessata e dopo l'uso di droghe ha travolto e ucciso Mohanad Moubarak, 11 anni, che era in bicicletta su via Bertolini. Amdouni non si è fermato. Solo un paio d'ore più tardi si è costituito. La Procura ha disposto l'arresto con l'accusa aggravata di omicidio stradale. Nel 2021, dati ASAPS, sono stati 180 i ciclisti di varia età travolti dalle auto. In media uno ogni due giorni. Un dato che fa riflettere sui cambiamenti nella mobilità cittadina e non e che dimostra drammaticamente quanto sia necessario aumentare le piste ciclabili e diffondere una cultura di maggiore attenzione alle due ruote tra gli automobilisti.























