Ci vorrà l'esame tossicologico, solo così si potrà stabilire l'esatta causa della morte di Niccolò Feltrin, il bimbo di 2 anni morto giovedì scorso a Codissago di Longarone nel Bellunese. I test di laboratorio diranno con certezza se la sostanza ingerita dal bambino e i liquidi biologici trovati nel suo corpo, siano compatibili con la droga trovata e sequestrata dai Carabinieri nell'abitazione dei genitori. Il padre del piccolo, Diego, quarantenne boscaiolo è indagato dalla Procura di Belluno con l'accusa di omicidio colposo. Era l'unica persona presente all'interno dell'appartamento quando Nicolò si era sentito male. All'ospedale di Pieve di Cadore aveva riferito che il figlio aveva ingerito qualcosa di colore marrone al parco del paese, ma i medici erano comunque intervenuti come se si trattasse di un overdose. L'Anatomopatologo aveva parlato di arresto cardiaco, quello che è certo è che sarebbe bastata una piccola quantità di droga, qualunque essa fosse, per uccidere un bambino così piccolo. Ora si attende il referto del laboratorio per capire se siano stati gli stupefacenti trovati in casa, la causa della morte.























