Sta bene e sembra impossibile. Nicola, 21 mesi, è stato fuori da solo nei boschi per 30 ore, ma sta bene e riabbraccia la sua mamma. "Ecco la mamma..." "È finito, l'incubo è finito...." "Ecco la mammma..." Il piccolo è stato ritrovato in una scarpata, a 25 metri, con qualche graffio e spaventato. Si era allontanato da casa tra il 21 il 22, ancora non è chiaro a che ora di preciso. Era stato messo a letto alle 19 dai genitori, che si erano allontanati per gli ultimi lavori del giorno. Poi, di Nicola, nessuna traccia. Prima una ricerca nella zona: i bambini qui sono liberi, non ci sono strade, non ci sono macchine, i cellulari non prendono, sono immersi nella natura. Poi, dopo diverse ore, l'allarme e l'inizio delle ricerche. Impegnati tantissimi volontari: il parroco, il parrucchiere, i negozianti dei paesi vicini, oltre a: Protezione Civile, Carabinieri, Guardia di Finanza, Soccorso Alpino. Un'intera zona si è messa in cammino, ha detto il Sindaco, tutti a cercare il bambino. Sono arrivate poi troupe e giornalisti in questo piccolo paesino al confine tra Toscana ed Emilia. Uno di loro, passando ai margini della strada, verso casa dei genitori, sente un lamento, i Carabinieri corrono e un debole: "mamma", risveglia la speranza di tutti. "Un lamento più riconducibili a un animalino, ecco. Senza sembrare offensivo e poi, invece, quando sono sceso ... e poi ho risalito un altro pezzettino di scarpata, è sbucata dall'erba alta, questa testolina, con questi due occhioni, belli, grandi e poi ha detto: "mamma" e poi, a parte l'ho visto, comunque mamma ... e mi ha abbracciato subito al collo, ha chiesto dalla mamma e piano, piano, l'ho riportato su, alla strada". Rimangono tante domande, la prima: come abbia fatto, un bambino così piccolo, ad allontanarsi tanto e resistere per 30 ore da solo. Non ci sono altre piste, al momento, se non questa, dicono i carabinieri. Nicola si è allontanato da sola ed è caduto nella scarpata. Non è chiaro, a che ora e dove, abbia passato la notte, non qui, dove è stato trovato, secondo chi lo ha recuperato. Non è chiaro, perché indossasse sandalini, dal momento che era stato messo a dormire. La risposta che ci hanno dato, è che un bambino, che affronta una prova del genere, certamente, sa mettersi le scarpe da solo. Ritarate il pensiero, ci dicono in paese, un bambino che vive qui e in questa zona, è abituato ad essere libero, da subito, fin da piccolo. I genitori ringraziano tutti, Nicola sta bene ed è questo l'importante. "Che bella fibra, perché insomma a a 21 mesi fare tre km, stare oltre 30 ore nel bosco" "Fuori. Si,si. È stato forte".