Realizzare, liofilizzare, predosare i reagenti per l'analisi dei tamponi, è questa l'idea dei laboratori Bioside di San Paolo, nel bresciano, che durante i mesi del lockdown hanno messo a punto e poi certificato, presso l'Istituto Superiore di Sanità, un kit già pronto per l'analisi dei tamponi nasofaringei. Il formato liofilizzato consente di conservare i reattivi a temperatura ambiente, quindi li rende molto comodi per l'utilizzatore e ne permette l'uso anche in un periodo di emergenza come quello che stiamo vivendo adesso, inoltre, aumenta anche molto la stabilità del prodotto che può essere stabile fino a 2 anni. Un liofilo non ha bisogno di stoccaggi in congelamento o in frigorifero, ma resiste, appunto, a temperatura ambiente, quindi, tutto quello che poi implica anche l'approvvigionamento, quindi con stoccaggi importanti, controllati, con questa soluzione diventa praticamente inesistente. I reagenti, durante il lockdown, sono stati il vero problema per l'analisi dei tamponi, si tratta di una miscela di liquidi che serve per analizzare le secrezioni prelevate dai tamponi stessi e verificare la positività o meno al Covid-19. Questi reagenti arrivano solo dall'estero e nei mesi dell'emergenza erano praticamente introvabili. Da qui la difficoltà di eseguire molti più tamponi, una scoperta che nel settore è rivoluzionaria perché qualunque laboratorio di biologia molecolare può usare questo tipo di reagente. Facciamo le provette predosate in differenti formati per essere utilizzate dai differenti strumenti che i laboratori possono avere, in questo modo siamo noi che andiamo incontro alle esigenze degli ospedali e non gli ospedali che si devono adattare con strumenti specifici per i nostri prodotti. Noi lo abbiamo testato, il procedimento è lo stesso dei normali tamponi, ecco il prelievo delle secrezioni dal naso e l'inserimento nella provetta con il liquido conservativo, poi l'analisi del tampone vera e propria si sposta in laboratorio. Qui il liquido con la secrezione viene inserito nella provetta con il reagente predosato e a sua volta inserito nell'apparecchio con la rilevazione del virus, 3 ore dopo il risultato. Abbiamo provveduto a fare una validazione e a certificare il prodotto presso il Ministro della Salute in maniera tale che per gli ospedali si può utilizzare senza la necessità di un'ulteriore validazione. Bioside oggi realizza qui, con questo macchinario, circa 10 mila reagenti al giorno, ma la produzione potrebbe raddoppiare in base alle richieste.