Un lungo litorale, stabilimenti frequentatissimi, spiagge attrezzate concessioni e attività ricreative. Sulla gestione di una sconfinata riserva di ricchezze le mani di un sistema criminale, Per ora solo presunto, fatto di funzionari pubblici, solo indagati al momento. Fra i 50 nomi eccellenti dell'inchiesta che ha decapitato il Comune di Terracina, sul litorale laziale, spicca anche quello dell'euro deputato di Fratelli d'Italia Nicola Procaccini. Sindaco fino al 2019 nella cittadina in provincia di Latina, indagato per induzione indebita a dare o promettere utilità e turbativa negli appalti. Per chi come la sindaca Roberta Tintari è finita arrestata, i reati variano dal falso alle frodi, dalle indebite percezioni alla rivelazione di segreto d'ufficio. Stessa cosa per Pierpaolo Marcuzzi, allora vice sindaco finito in un'altra indagine sui voti in cambio di condoni edilizi e gare inquinate e poi diventato portavoce di Procaccini., uomo da sempre vicino Giorgia Meloni che alla notizia commenta - Fatti risalenti ad anni fa, sono sereno. - I carabinieri del comando provinciale di Latina insieme alla Guardia Costiera hanno lavorato su più fronti negli ultimi anni. Ispezioni, documenti, testimonianze, pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali hanno permesso di ricostruire la tela attorno ad una presunta struttura, tutt'altro che Integra, che piegava, secondo l'accusa, ai suoi interessi personali la cosa pubblica.























