Bollette, risparmi con Cooperative energetiche e rinnovabili

Bollette dell'elettricità a prezzi bassi e senza alcun aumento. Sembra un'utopia di questi tempi, con l'impennata dei costi di luce e gas, eppure c'è anche chi va controcorrente. Una possibile soluzione arriva dalle cooperative energetiche. Sono delle comunità nate con l'obiettivo di abbattere i costi autoproducendo energia elettrica autonomamente. In che modo? In provincia di Verona abbiamo incontrato il Presidente di una di queste associazioni. "Noi abbiamo diversi soci che hanno acquistato quote di impianti. Realizziamo impianti che producono energia da fonti rinnovabili e sono impianti condivisi con questi soci. Grazie alla produzione di energia ogni socio ha diritto, sulla base delle quote che ha acquistato, ad avere degli sconti e dei benefici direttamente in bolletta". In questo caso sono 1.200 le famiglie che fanno parte della cooperativa e che utilizzano energia autoprodotta da impianti fotovoltaici. In Italia sono già attive o in corso di attivazione una ventina di comunità energetiche rinnovabili distribuite su tutto il territorio nazionale. I vantaggi economici sono molto alti. "La differenza quindi con una bolletta normale qual è?" "Ha un costo della bolletta di 11,93 euro. Una bolletta dove ha consumato 213 kWh. Al momento si sta rivelando un vantaggio dell'80% rispetto a un costo normale di bolletta". Il pagamento è di 11 euro al mese o al massimo poco più di 20. Andiamo a vedere uno degli impianti edificati. Sono oltre 4.000 i pannelli solari che sono stati impiantati su questo terreno che è rimasto agricolo e aperto al pascolo. "Quali sono le prospettive di sviluppo in futuro di modelli come questi?" "Beh noi già ora a fronte del momento difficile di mercato che stiamo vivendo, stiamo interloquendo con diverse imprese e enti locali per sviluppare impianti fotovoltaici condivisi, come questo, su tetti di edifici e aziende produttive". In molti paesi europei queste comunità sono una realtà stabile già da molti anni. Al primo posto c'è la Germania con 1.750 comunità, seguita dalla Danimarca e dai Paesi Bassi.