"Buongiorno 118, ambulanze". Sarebbe stato un infermiere ad avvelenare caffè e bevande dei sanitari in servizio nella centrale operativa del 118 di Bologna. L'uomo è stato individuato e posto agli arresti domiciliari al termine di una lunga indagine dei Carabinieri coordinata dalla Procura del capoluogo emiliano. L'estate scorsa parte del personale, che da queste postazioni risponde alle chiamate di emergenza e coordina gli interventi di soccorso su tutto il territorio di Bologna, Ferrara e Modena, ha iniziato ad accusare strani malesseri. Sonnolenza prolungata, disturbi dell'equilibrio, stanchezza, mal di testa, difficoltà a parlare, i sintomi più diffusi. In qualche caso è stato necessario il ricovero per malore, alla stregua di attacchi ischemici. Il presunto responsabile sarebbe risultato in servizio nei giorni in cui si è verificata la maggior parte degli episodi di intossicazione. L'infermiere avrebbe agito in momenti di distrazione dei colleghi alterando le loro bevande con degli antipsicotici. Durante le indagini temeva di essere scoperto. Per allontanare da sé i sospetti si sarebbe procurato un'intossicazione con un farmaco ansiolitico. Non solo. Avrebbe anche prodotto una lettera anonima per lasciar ipotizzare motivi di rancore nei suoi confronti e denunciato un'aggressione da parte di due sconosciuti. L'uomo dovrà rispondere di atti persecutori e lesioni personali aggravate. Mistero ancora sul movente.