"È una lotta contro la solitudine soprattutto. In estate sembrano tutti felici, tutti contenti delle vacanze e ci sono persone che invece di questo non ne possono godere né delle vacanze né delle ferie, quindi lasciarli soli non si può e non si poteva lasciarli soli. Quindi siamo qui anche per questo". Il pranzo di Ferragosto è tavola e solidarietà, a Bologna anche nella giornata di festa sono aperte le cucine popolari, 10 anni fa la prima creata da Roberto Morgantini e dalla moglie Elvira con i regali del loro matrimonio. Oggi le cucine sono diventate quattro in altrettanti quartieri, 600 pasti serviti ogni giorno, centinaia di volontari. Il progetto nasce per aiutare i più fragili, gli anziani senza fissa dimora. Oggi la povertà ha cambiato pelle, spiega Morgantini. "Oggi sono i poveri che lavorano, cioè chi ha un sottosalario, chi ha un lavoro precario, non riesce ad arrivare a fine mese. Gli italiani sono più del 50%, gli stranieri sono ma la minoranza era al contrario, esattamente il contrario. Qualcosa è cambiato nella nostra società". "Che cosa si può fare?" "Ma si può fare non voltarsi dall'altra parte e soprattutto ridare dignità". Ai Teatri di Vita nel Parco dei Pini, il pranzo di Ferragosto e di autofinanziamento, le donazioni e l'aiuto di chi mette a disposizione il proprio tempo, sono gli strumenti più importanti delle cucine popolari. "Io ho lasciato diciamo perdere cose un pochino più futili per mettermi un po' a servizio degli altri. Far bene ti fa sentire bene, cioè nel senso, è un qualcosa che ti torna indietro". "Faccio il cuoco per passione da 45 anni. Noi nasciamo da uno spirito laico, senso di responsabilità civica". Le cucine popolari sono diventate un modello dopo l'esperienza di Bologna, l'apertura anche a Ischia, Genova, Cesena e Cervia, la prossima, probabilmente a Modena e fra poche settimane i volontari daranno vita a un nuovo progetto di aiuto per le famiglie in difficoltà contro la dispersione scolastica. "I bambini non riescono ad andare a scuola perché nessuno li accompagna. Abbiamo messo a disposizione un pulmino e fare questo servizio per la società, per tutti noi". .























