"Sapevo solo che vivevano in questa casa e sapevo che lui era un medico. Era un oculista, tra l'altro molto bravo." Un professionista affermato, Giampaolo Amato 64 anni, in passato medico della Virtus Pallacanestro. I Carabinieri lo hanno arrestato, nella sua casa di Bologna e portato in carcere con l'accusa di omicidio aggravato. Avrebbe ucciso la moglie somministrandole medicinali letali. Una morte, apparentemente per cause naturali, quella di Annamaria Linsalata il 31 ottobre 2021. Poi le testimonianze di alcuni familiari e delle amiche della donna, nelle sue analisi, tracce di benzodiazepine, trovate nelle urine due anni prima. I sospetti, le indagini e i riscontri. Come i medicinali, sciolti in una bottiglia di vino, analizzata dal RIS dei Carabinieri, e la volontà del medico di cremare la moglie. Una scelta respinta dal resto della famiglia che chiese l'autopsia. Proprio quegli accertamenti risulterebbero decisivi nell'inchiesta della Procura di Bologna. Ma Amato è indagato anche per la morte della suocera, nel sonno tre settimane prima di quella della moglie; nelle analisi le stesse tracce di medicinali. Secondo gli inquirenti avrebbe agito per ottenere l'eredità e vivere con un'altra donna. Amato si dichiara innocente; davanti al GIP si è avvalso della facoltà di non rispondere. Presentata dai suoi avvocati, al Tribunale del riesame, l'istanza di scarcerazione.