Fu trovato senza testa in una scatola lungo l'autostrada del Brennero. Era il 21 febbraio del 2008. La Procura di Bolzano ha risolto il caso già archiviato dopo 17 anni. Il corpo senza nome è di Mustafa Sahin, allora 20enne, tedesco di origini turche. Fu strangolato dal suocero, Alfonso Porpora classe 1964 siciliano a Sontheim an der Brenz. Detenuto in Germania per duplice omicidio, l'uomo aveva confessato di aver caricato in auto il corpo del ragazzo, senza però rivelare il movente dell'omicidio né spiegare perché lo avesse decapitato. "Aveva confessato di avere ancora nel 2019, di aver ucciso il proprio genero strangolandolo all'interno del proprio garage, dopodiché, la polizia ha chiesto alla Procura di Bolzano di avere le fotografie dei capi di abbigliamento che indossava e alcune delle fotografie della salma e la moglie ha in quel contesto riconosciuto effettivamente il marito." La moglie rimasta incinta di Mustafa, agli inquirenti tedeschi ha raccontato che il padre aveva costretto il fidanzato a firmare un documento per sposarla, minacciandolo con una pistola. L'altra vittima è il secondo compagno della figlia Marco, ucciso sempre in un garage dopo una cena. Complici del padre i due figli, Giovanni e Giacomo, condannati a 15 e 9 anni di carcere. Anche Marco è stato strangolato, il suo corpo conservato in congelatore, poi tagliato con una motosega. I suoi resti sono stati portati Giorgia De Benetti Sky TG 24. .