"Si sta realizzando uno dei bacini di accumulo di un impianto irriguo che interesserà i comuni di Faenza e Brisighella". Le ruspe scavano e spianano il terreno. Sarà pronto entro l'inverno prossimo. Potrà conservare fino a 200.000 metri cubi di acqua. È uno dei tre invasi progettati qui in Romagna, sulle colline di Faenza, per aiutare le aziende agricole sempre più in difficoltà a causa della siccità. "Fa parte di un progetto più ampio che come Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale abbiamo progettato circa 3 anni fa. Sarà pronto per raccogliere acqua dal fiume Lamone. Recupera anche un'area di circa 3 ettari che dopo sarà lasciata a parco, qui proprio nell'adiacenza del comune di Brisighella. In questa prima fase si riuscirà a portare irrigazione in circa 1.000 ettari di comprensorio tutt'ora sprovvisto, oltre a interconnettere una serie di reti distributive". Non solo finanziamenti pubblici, anche le imprese agricole della zona hanno dato un contributo economico. "Cominciano a vedersi i vigneti che cadono le foglie e negli uliveti cominciano anche a cadere le olive. Immagazzinare l'acqua, che dal nostro fiume passa tutto l'anno in maniera molto abbondante, e renderla disponibile nel periodo estivo come questo qui sicuramente è fondamentale". "L'acqua che finirà in questo invaso e negli altri due in costruzione attualmente viene dispersa?" "Sì, adesso lo vediamo dal corso d'acqua. Seppure in forte crisi, comunque è acqua che viene dispersa". Il progetto prevede anche l'installazione di pannelli solari come questi in funzione su un bacino poco distante. "Questi pannelli fotovoltaici galleggianti servono alle aziende agricole per avere dei costi elettrici ovviamente ridotti e calmierati. L'energia prodotta viene utilizzata per i sistemi di pompaggio, per il sollevamento dell'acqua. L'energia in eccedenza rispetto all'utilizzo può essere rimessa in rete".























