Il progetto si chiama Bread for Peace, i protagonisti sono loro: pane, grissini e farina di tipo 1 prodotti nel panificio sociale del carcere di Alessandria. Iniziative della Cooperativa Pausa Caffè che importa via terra il grano dall'Ucraina acquistandolo direttamente da 72 piccoli produttori della Regione di Leopoli. Il grano viene poi lavorato qui nella casa di reclusione San Michele dai detenuti che lo macinano a pietra e lo trasformano artigianalmente usando il lievito madre nel forno a legna, ma non è tutto perché, per ogni confezione di farina, pane e grissini per la pace venduta, 30 centesimi vengono destinati all'acquisto di sementi e attrezzature per gli stessi piccoli agricoltori di Leopoli da cui il grano viene acquistato. "Pausa Caffè ha importato oltre 46 tonnellate di grano tenero dall'Oblast' di Leopoli, le ha importate in Italia dove sono state trasformate in farina per la pace e in grissini e in pane per la pace, panificato nel carcere di Alessandria. Questi prodotti si trovano nella rete di Nova Coop in Piemonte, partner del progetto, e la vendita di questi prodotti ci ha consentito di acquistare oltre 30 tonnellate di sementi di grano di foraggio che sono state distribuite ad agricoltori di piccola scala a Leopoli". Il progetto ha innescato una solidarietà circolare; proprio in questi giorni parte la seconda fase del piano che mira ad aiutare chi, a causa della guerra, fa fatica a mettere insieme un pasto sano. "Una parte del raccolto di queste famiglie di agricoltori sarà devoluta per sostenere e migliorare l'alimentazione delle famiglie di rifugiati attualmente presente a Leopoli, e questo costituisce il secondo step del progetto, il secondo passo del progetto Bread for Peace che mira proprio a migliorare la qualità nutrizionale delle famiglie di sfollati dalle zone di conflitto presenti a Leopoli attraverso la fornitura di alimenti che sono prodotti localmente, rinforzando per questa via la capacità produttiva di agricoltori locali e la sicurezza alimentare complessiva della Regione".