"Quando lavori veramente con la passione e per dare il cibo alle persone, al tuo paese, alla tua nazione, ai tuoi concittadini, non puoi pensare solo per sporchi soldi, perché sporchi soldi sono, di inquinare la tua terra e di non dare più futuro a nessuno. Sicuramente una sostanza che puzza così, il letame non puzza così." "Un buon letame nessuno te lo regala, costa se vai a comprare del concime lo devi pagare sonoramente." Dunque gli agricoltori sapevano, difficile pensare che non fosse così e anche gli abitanti della zona sapevano, per questo hanno denunciato più volte. Vent'anni di reclami, la maggior parte caduti nel vuoto, questo è uno dei capannoni della WTE, l'azienda bresciana al centro dell'inchiesta per traffico illecito di rifiuti che, tra gennaio 2018 e agosto del 2019, avrebbe fruttato, secondo le indagini condotte dai Carabinieri forestali di Brescia, oltre 12 milioni di euro di profitti, soldi ottenuti, secondo l'accusa, avvelenando con 150000 tonnellate di fanghi tossici spacciati per fertilizzanti l'equivalente di 5000 tir, 3000 ettari di terreni agricoli tra Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. "Tanti giovani sono morti, malati, morti di tumore con una percentuale maggiore rispetto, non a tutta Italia, ma anche a territori, Calcinatello ad esempio questa fascia ha una percentuale molto maggiore rispetto a Calcinato che è sul confine, è a 2 km." Tra queste strade di campagna dove camion come questi e trattori carichi di fango non si fermavano mai, anche di notte, qui l'impatto di questa azienda che ha reso la vita impossibile agli abitanti della zona per anni è tangibile. "... dovevi tapparti il naso sennò non potevi respirare." "Bambini, anche di problemi asmatici causati, perché c'è un paese, Vighizzolo che 3-4 anni fa ha avuto grossi problemi con l'asilo, perché tanti bambini stavano male, perché trattori camion passavano proprio dal paese." "L'impianto è spento ormai da alcuni giorni ma l'odore persiste ed è ancora fortissimo." Le responsabilità devono essere accertate, dicono i cittadini costituiti in comitato, e anche le conseguenze. "Dove sono stati sversati? Quanto hanno inquinato? Quanto sono stati nella falda e nella filiera alimentare, cosa abbiamo mangiato? Noi viviamo in un territorio, quello bresciano, che è ricco di prodotti di alta qualità ed è per questo che ci auguriamo che le categorie degli agricoltori stanino questi agricoltori che hanno fatto queste scelte ma soprattutto che, chiediamo tutti insieme, questi siti vengano bonificati che per tanti anni non si produca più nulla.