La Marina di Brindisi, con i suoi 610 posti barca ma soprattutto i tanti servizi offerti ai diportisti è il modello attorno al quale la Puglia mira a costruire, dall'alto dei suoi 800 e passa chilometri di costa e della sua posizione strategica, ponte tra oriente e occidente, il rilancio in chiave turistica del settore della nautica da diporto. "I porti e gli approdi non sono più considerati dei semplici alberghi per imbarcazioni ma sono delle vere e proprie strutture turistiche, quindi con un team di receptionist di altissimo livello che parlano le lingue, che conoscono il lavoro nautico e conoscono il comparto dell'accoglienza." Giuseppe Danese è il presidente del distretto nautico pugliese, soggetto che fa capo alla Regione e raggruppa ormai più di 300 aziende e gestisce una rete, Marine di Puglia, di 25 porti turistici. 11.000 i posti barca attualmente disponibili ma potenzialmente si potrebbe arrivare a 40.000. Prima però occorre lavorare sulla qualità dei servizi, tirar fuori il turismo nautico da quella nicchia che rischia di ingaggiarlo e collegarlo al circuito turistico tradizionale. "Il turista che viene dal mare ormeggia l'imbarcazione e poi proponiamo quelle che sono le nostre peculiarità enogastronomiche, culturali, sportive e quindi far sì che chi ormeggia nei nostri porti abbia un'esperienza indimenticabile in modo poi da ritornarci.".