Cosa sta succedendo, dobbiamo preoccuparci? “Noi sappiamo che da nove settimane abbiamo un incremento, lento ma costante, di nuovi casi. Ieri abbiamo superato anche la soglia psicologica dei 2000. E' un trend fortunatamente ancora con numeri contenuti, soprattutto se confrontato con i Paesi vicini, questo però non deve farci rilassare. E' un trend che ha una caratteristica nuova rispetto alle fasi precedenti perché riguarda tutto il Paese, non c'è più un'Italia a tre velocità ma è un'Italia dove in tutte le regioni ci sono nuovi casi e sono nella maggioranza, fortunatamente, ancora asintomatici. Questo ci deve raccontare e dire l'importanza di rafforzare il rispetto delle misure che tutti conosciamo: il lavaggio delle mani, l'uso della mascherina e il distanziamento interpersonale. E questo soprattutto perché sappiamo che oggi la trasmissione avviene a livello intrafamiliare e negli incontri informali, nelle feste, nelle situazioni in cui tendenzialmente tendiamo a ridurre queste misure”. Proprio perché sono maggiormente intrafamiliari, tra amici, in questo tipo di situazioni, quindi, rispettando le misure, sono paradossalmente più controllabili? “Sono più controllabili perché la cosa importante è che il sistema riesca a tracciare i contatti, è molto importante rintracciare i contatti stretti avvenuti nelle 48 ore precedenti. In questo senso un appello a scaricare l'app Immuni è estremamente importante”. Posso chiederle se i contagi a scuola hanno una loro incidenza, se era prevedibile insomma? “Diciamo che la scuola è aperta da circa due settimane quindi è ancora presto per poter fare un bilancio di questo tipo. Nella stragrande maggioranza dei casi sono persone che hanno contratto l'infezione fuori”. Ci sono allo studio delle nuove misure specifiche, dobbiamo anche temere eventualmente un lockdown? “Diciamo che le misure specifiche sono quelle che abbiamo raccomandato, sono le cose più importanti. Certamente è importante guardare l'andamento della curva epidemiologica. Già oggi ci sono alcune situazioni soprattutto adottate dalle regioni in maniera molto appropriata, in contesti locali molto focalizzati. Se ci sono delle situazioni di forte circolazione vengono adottate delle misure restrittive. Credo che in questa fase questa sia la risposta più appropriata”.