L'unica certezza è che Hasib, da 50 giorni in coma al Gemelli è precipitato da questa finestra il 25 luglio scorso. 36 anni, sordomuto di etnia Rom, era a casa con la sorella disabile quando quattro agenti della polizia, tre uomini una donna, hanno bussato alla sua porta per un controllo, dopo che sulla pagina Facebook del quartiere di Primavalle, periferia Nord di Roma, era apparso questo post, poi cancellato, in cui si accusava l'uomo di molestare le donne. Nessun mandato dalla Procura, nessuna denuncia. Chi indaga sta cercando di chiarire se si sia trattato di una perquisizione di iniziativa coordinata da un funzionario, o di una decisione presa dagli agenti che verranno sentiti dagli inquirenti nelle prossime ore. É vero che dava fastidio le ragazze, andava in giro, rompeva? "Io non ne so veramente nulla. Io finché non lo vedo non ci credo. Non ci ho mai avuto problemi". "Cosa dicono? Che dava fastidio ai ragazzi, che dava fastidio ai giovani alle ragazze". É caduto da questa finestra, un volo di 8 metri. Siamo in una palazzina popolare, quartiere Primavalle, periferia di Roma, guardate sono ancora rimasti qui ci sono i vetri della finestra rotta. Le condizioni di Hasib sono gravissime. La notizia è uscita solo ieri, dopo un' interrogazione parlamentare presentata della famiglia sostenuta dall'Associazione 21 luglio. É tutto scritto in un esposto presentato in Procura dove il PM, Stefano Luciani, ha aperto un fascicolo per concorso di tentato omicidio delegando le indagini alla squadra mobile. I genitori, la madre Fatima, il padre e la sorella sedicenne sostengono che l'uomo sia stato picchiato dai poliziotti e poi buttato di sotto. Ci sarebbe la testimonianza della sorella in casa con lui, proprio quel giorno. I vicini non sanno, non hanno visto, non c'erano. Gli Omerovic, intanto, abbandonano la casa in cerca di un'altra sistemazione. Il loro legale dice: hanno paura.























