Caivano, l'inchiesta si allarga: 18 indagati per mafia

Tassello su tassello i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna portano dettagli sul presunto sistema criminale a Caivano. Secondo le indagini preliminari i clan si sarebbero infiltrati nella gestione dell'amministrazione comunale e negli affidamenti degli appalti. Dopo 9 fermi scattati lo scorso 10 ottobre, seguiti il 16 del mese, dallo scioglimento del consiglio comunale commissariato per infiltrazioni camorristiche, secondo commissariamento per mafia in 5 anni, arrivano 9 ulteriori ordinanze di custodia cautelare richieste dell'Antimafia di Napoli per reati di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso e reati contro la pubblica amministrazione. "Tra i soggetti destinatari del provvedimento vi sono appartenenti alla criminalità organizzata di Caivano tra cui anche l'esponente considerato di vertice, imprenditori edili impegnati in lavori nell'area e dipendenti pubblici ex amministratori appunto del Comune di Caivano. L'indagine ha permesso di certificare il forte interesse e le infiltrazioni della camorra all'interno del Comune di Caivano specificatamente nel settore dei lavori pubblici e degli appalti". Ai provvedimenti si è arrivati dopo l'indagine iniziata un anno fa che ha consentito di far emergere il sistema corruttivo. L'organizzazione riusciva ad ottenere dagli amministratori notizie riservate, strategiche, per aggiudicarsi appalti e commissioni comunali. Funzionari comunali erano intermediari e corrieri per il ritiro del denaro e imprenditori autori di azioni correttive ad amministratori e dirigenti comunali compiacenti. Indagini preliminari dunque che svelano un diffuso sistema illegale profondamente interconnesso nel tessuto del territorio.