Cambiamento climatico e l'anomalia di prendere il sole in costume ai 2170 metri di Pavillon, stazione intermedia della funivia Skyway a Courmayeur, sotto il ghiacciaio del gigante che raggiungiamo con l'ultimo tratto dell'impianto per arrivare ai 3466 metri di Punta Helbronner, in Italia il punto più alto raggiungibile con una cabinovia. "Qui ci sono 6 gradi non si può stare in costume da bagno ma come vedete una camicia e un giubbino leggero sono sufficienti e anche questo non è normale nonostante siamo a fine luglio, da questo osservatorio privilegiato possiamo ammirare oltre al Massiccio del Monte Bianco anche gli altri quattro 4000 della Valle d'Aosta: il Grand Combin, il Monterosa, il Cervino e il Gran Paradiso. Il caldo anomalo di quest'estate ha risparmiato la neve solo sulle vette, lo zero termico in questi giorni è a 4900 metri addirittura oltre la cima, eccola, del Monte Bianco. "Un'ondata di caldo anomalo che poi si riferisce a un periodo precedente di maggio e di giugno con temperature già parecchio elevate, che fanno anche seguito a un inverno con bassissime precipitazioni, questo mix dà un attuale situazione dei ghiacciai in sofferenza, siamo attualmente in condizioni che generalmente si riscontrano in un mese di settembre, con assenza di neve e ghiacciai in sofferenza per le altissime temperature soprattutto anche per l'assenza di rigelo nelle quote più basse durante la notte." Una sofferenza che progredisce in modo esponenziale a partire dal 2000, i dati che riguardano la Valle d'Aosta, la regione italiana con la maggiore estensione di ghiacciai sono drammatici. "Il cambiamento climatico è una realtà che stiamo vivendo quotidianamente, la Valle d'Aosta ha un terzo della superficie glacializzata dell'Italia, abbiamo ancora 184 ghiacciai per 120 chilometri quadrati, abbiamo perso 32 ghiacciai in 20 anni e soprattutto assistiamo a una perdita di volume decisamente importante.".























