A Ponticelli c'è una guerra che scava dentro il quotidiano fatto di degrado, abbandono e solitudine sociale. Questa è una delle auto distrutte dall'ennesima bomba piazzata a Ponticelli; qualche giorno fa un duplice omicidio con una vittima innocente un operaio che pensate stava riparando una zanzariera. Si chiamava Antimo Imperatore e la sua unica colpa era quella di arrangiarsi con piccoli lavori; l'altra bomba è stata lanciata qui dal cavalcavia copione simile all'anno scorso. Violenza che è un refrain infernale da anni con le associazioni a fare da scudo sul territorio; quest'uomo gestisce un bar e con grande naturalezza ci racconta come schivato la morte mentre lavorava qualche anno fa. "Spari da lontano, hanno rimbalzato alla vetrina qua fino a laggiù e uno qua, vedi i graffi delle schegge se invece di andare di la, andavano di qua mi colpivano", "Ma non è normale?","Non è normale proprio, ma questa è la normalità." La guerra di camorra incalza in uno dei nuovi capitoli, l'ennesimo dopo la scarcerazione di due boss e il duplice omicidio di qualche giorno fa. Sullo sfondo sempre i clan De Micco, De Martino e De Luca Bossa la droga sempre la costante; pochi giorni fa la polizia ne ha trovato un'ingente quantitativo: cocaina e hashish proprio nella palazzina davanti alla quale era parcheggiata l'auto obiettivo della bomba, in via Virginia Woolf. Mercoledì è previsto un comitato ordine e sicurezza le risposte che mancano sono tante, protesta il Presidente della municipalità. "Che siano dislocati dei vigili urbani perché ne abbiamo otto per tutto il territorio. che ci siano Carabinieri e Guardia di Finanza, che facciano un protocollo delle loro funzioni e assicurino per larghi tratti della giornata presidi, pattugliamenti e quant'altro che la videosorveglianza parta immediatamente che le iniziative di carattere sociale, istituzionale e politico che noi proponiamo che abbiamo avviato siano osservate, siano criticate se necessario nel caso in cui siano giuste siano realizzate con finanziamenti e procedure veloci a ciò dedicate e che le istituzioni abbiano queste priorità e non altre".























