La petizione online non potrebbe avere slogan più esplicito: "Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog". Così Legambiente intende fare pressione sul governo chiedendo interventi urgenti contro l'inquinamento atmosferico, a partire da nuove misure per la mobilità e l'uso dello spazio pubblico e della strada. E intanto prende il via oggi a Milano la campagna "Città 2030. Come cambia la mobilità". Campagna itinerante, che fino al 18 marzo, attraverserà le città italiane per promuovere una mobilità sostenibile, centri urbani più vivibili, accessibili e sicuri. Una sfida da vincere entro il 2030, quando entrerà in vigore la nuova direttiva europea sulla qualità dell'aria. Ultima tappa dell'iniziativa a Roma, dove si svolgerà il Forum Mobilità il 18 marzo. marzo. Solo cinque anni ci separano dai nuovi limiti europei sulla qualità dell'aria, ma le città italiane sono ancora impreparate. L'area resta irrespirabile e i livelli di inquinamento sono ancora troppo distanti dai parametri che entreranno in vigore nel 2030. Questi i dati del report 2024 di "Mal'Aria di città" sull'inquinamento atmosferico nei capoluoghi di provincia nel 2024: 50 centraline in 25 città su 98 hanno superato i limiti giornalieri di PM-10. In cima Frosinone, Milano, seguite da Verona e Vicenza. Seguono Padova e Venezia. Ma anche Napoli e Palermo non sono virtuose. Rispetto ai nuovi target europei previsti dal 2030, la situazione appare ancora più critica. Sarebbe fuori legge il 71% delle città per PM-10 e il 45% per il biossido d'azoto. Il 2030 è alle porte. Servono scelte coraggiose. È fondamentale quindi investire sulla mobilità sostenibile, potenziando il trasporto pubblico e rendendo le città più vivibili con spazi pedonali e ciclabile, e intervenire sul riscaldamento domestico e l'agricoltura. .