In Campania la scuola in presenza inizierà solo gradualmente e con continue valutazioni sui contagi. Il 7 ricominciano tutti in didattica a distanza, dall' 11 tornano in classe gli alunni fino alla seconda elementare, dal 18 le terze, quarte e quinte elementari e dal 25 dovrebbero tornare le medie e le superiori. Questo salvo rivalutazioni dell'unità di crisi della regione Campania. Da un lato presidi e professori sentono la necessità di tornare a una didattica in presenza, dall'altro esiste il timore per una possibile risalita dei contagi. La didattica a distanza è partita immediatamente e devo dire anche con un discreto successo, sono stati anche diversificate le attività, c'è molta aria innovativa, ma non è la stessa cosa e quindi soprattutto i ragazzi più fragili, i più piccoli o quelli che hanno già delle situazioni familiari e anche socioeconomiche svantaggiate continuano, anzi,sono proprio in pericolo di dispersione e questa è la mia più grande preoccupazione. Ad ogni modo, per i più piccoli la campanella suonerà relativamente breve e le scuole si stanno preparando. I genitori sono preoccupati, i genitori dei bambini della scuola dell'infanzia sono realmente preoccupati e quindi nel primo periodo di ripresa delle attività l'andamento delle frequenze è stato molto irregolare e sicuramente molto basso, così come anche quello delle prime due classi della scuola primaria. Hanno rimandato a gennaio perché anche loro aspettano, appunto, i risultati delle indagini epidemiologiche e decideranno di conseguenza. E c'è chi, come in questa scuola, sta facendo una corsa contro il tempo per porre rimedio a questo atto vandalico, una maxi esplosione di petardi di Capodanno, forse ad opera di ragazzini, che ha danneggiato ben 38 finestre, per poter ospitare i bimbi il prima possibile. Spero che si risolva presto questa questione, ma ne sono certa, oltre a sperare ne sono certa, perché i lavori sono già iniziati, quindi per l' 11, per il 12, comunque riusciremo a riaprire anche questo settore della scuola dell'infanzia. Questo gesto, questa mancanza di senso civico, questa bravata crea un danno fortissimo alla scuola, crea un danno alle municipalità, crea un danno alla collettività perché, anche in termini economici, bisognerà intervenire laddove non era previsto che si intervenisse.