Se la Campania è tra le mete preferite con oltre due milioni di turisti durante le feste natalizie, questo è la conferma di un anno da record post pandemia. Un esempio? Mezzo milione di visitatori nel Parco Nazionale del Vesuvio nel 2022. "Pensavo fosse più spento, invece su c'è un po' di fumo, c'è un po' di attività interessante". "Che emozione le ha suscitato?" "Eh, impressione. Comunque, adesso è spento però è attivo". Presenze quadruplicate rispetto al 2021, con un turismo slow e più sostenibile. "È chiaramente un turista, all'85%, straniero. C'è anche un 15% di turismo italiano. Abbiamo anche messo in campo alcune iniziative, sia con le scuole sia per l'accesso libero dei residenti nell'area Vesuviana, per incentivare le popolazioni locali a riscoprire il vulcano, che magari conoscono come quinta, come sfondo alla loro vita quotidiana ma poi non ci sono mai stati in cima. Abbiamo incontrato tante persone che ci hanno detto: non ero mai venuto, è stata una grande emozione". Boom di presenze anche nel Parco Archeologico di Ercolano: più di 400.000 visitatori da tutto il mondo nel 2022, a fronte dei 155.000 del 2021. "Si vedono delle cose che non si pensa che una volta fossero così, invece avevano erano più avanti, sembra, di noi su certe cose". "È un salto nel tempo che ti tocca". "Siamo non solo felici ma anche soddisfatti. È un lavoro di squadra che ottiene dei risultati. Ricordo che il mese di novembre ha registrato più di 22.000 visitatori. Abbiamo superato il mese di riferimento del 2019, che era l'ultimo anno in cui il Parco era stato molto visitato. Avere tanti visitatori vuol dire anche avere tanta responsabilità in più e vuol dire dover ancora di più curare la manutenzione, la conservazione. Ma sappiamo che l'offerta culturale è ciò che attrae il visitatore ad Ercolano".