Lo scenario dei Campi Flegrei è in costante evoluzione bisogna monitorare ulteriormente ed essere preparati in caso di peggioramento. Emerge dall'ultima riunione della Commissione Grandi Rischi, e il Ministro della Protezione Civile Musumeci non esclude che dal livello di allerta giallo si possa passare all'arancione di preallarme. Prevederebbe il trasferimento delle persone dagli ospedali e dalle carceri della zona rossa, la messa in sicurezza di beni culturali e l'allontanamento volontario dei residenti che potrebbero chiedere un contributo per una sistemazione diversa ma ad oggi non ci sono elementi che suggeriscano un peggioramento della situazione. L'ultimo bollettino dell' Osservatorio Vesuviano descrive un rallentamento dei fenomeni. "Negli ultimi mesi ma già a partire dall'inizio dell'anno c'è stato un incremento, abbiamo registrato un incremento delle attività sismica, della frequenza dei terremoti, abbiamo registrati i terremoti di maggiore magnitudo degli ultimi 40 anni ovviamente anche se dipende da misura media, naturalmente c'è questo rallentamento degli ultimi giorni che ci sta indicando anche la quasi assenza di sismicità, ci sta indicando che il processo almeno attualmente sta rallentando". Dalla riunione della Commissione Grandi Rischi come Sky Tg24 ha potuto verificare si fa riferimento a un possibile probabile coinvolgimento del magma. Francesca Bianco Direttrice del Dipartimento Vulcani dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia spiega: "La questione legata all'eruzione è però capire se il magma staziona in superficie o a profondita diciamo più elevate. Il coinvolgimento del magma è certo perché siamo su un vulcano la risalita del magma in questo momento soprattutto nei primi due o tre chilometri della crosta non è segnalata da nessun dato. Tuttavia ove mai i parametri dovessero mostrare delle ulteriori accelerazioni ed evoluzioni, non si può escludere, nessuno potrebbe mai escludere un passaggio di livello di allerta mostrando delle variazioni".