Nuove scosse, nuove paure e nuovi danni. A Pozzuoli, mentre continuano le verifiche dopo la recente scossa di 4.4 ci sono oltre 80 sfollati. Nel quartiere Bagnoli di Napoli sono 600 gli sfollati dopo la scossa 4.6 del 13 marzo scorso, la più forte mai registrata. "Quando è crollato il soffitto di mia figlia, dove dormiva mia figlia. Ed è salva, la chiamano la miracolata qui." Mentre stavano iniziando a mettere in sicurezza gli edifici, c'è chi registra nuovi danni. "A parte che nella stanza di mia figlia sono caduti altri calcinacci, altre belle pietre. Nelle altre stanze, altre lesioni." Dopo una scossa sismica bisogna stimare i danni e iniziare poi la messa in sicurezza attraverso una serie di passaggi burocratici che convergono in parte nelle cosiddette schede Aedes, "Agibilità e danno nell'emergenza sismica". "E quindi adesso voi che cosa dovete fare? Dovete di nuovo risegnalare i danni?" "Domanda da 1.000.000 di dollari, perché noi l'abbiamo posta questa domanda ma non c'è stata risposta." "Sono venuti i vigili per farci accedere. Ho chiesto ai vigili e loro ci dicevano: Ad ogni scossa bisogna rifare la domanda Aedes." I cittadini di Bagnoli stanno iniziando a provvedere a spese loro, in attesa di sapere se e come si potrà accedere a un contributo. "Ma quale contributo. Qua è proprio una chimera. La legge dice che ci dovrebbe essere un contributo. Ma noi non sappiamo assolutamente nulla. Pozzuoli, certo. Bagnoli invece è inesistente. .