Partecipazione superiore alle attese all'esercitazione EXE Campi Flegrei, coordinata dalla Protezione Civile per il rischio remoto, ma possibile, eruzione vulcanica. Per l'allontanamento assistito dalle aree di attesa, le persone vengono accompagnate nei punti di incontro. Scegliamo di seguire un gruppo da Pozzuoli. "La partecipazione delle persone è fondamentale. Uno per testare effettivamente se questi piani funzionano, e se funzionano se ci sono delle eventuali criticità su cui lavorare." "Le persone ci sono appena accomodate, il bus sta per partire. Direzione Stazione Centrale di Napoli." Uno dei punti di incontro è appunto la Stazione Centrale, dove vengono date ai cittadini molte informazioni e dove potrebbero ricevere assistenza sanitaria e non, nel caso in cui fosse necessario. "Chi non è venuto come si può informare?" "Può consultare i siti ufficiali del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile della Regione Campania. Abbiamo sulla homepage una sezione dedicata proprio ai Campi Flegrei. Sul sito dell'Osservatorio Vesuviano." Una parte dei cittadini sceglie poi di salire sul treno che dovrebbe portare gli sfollati fuori regione. " È soddisfatto della partecipazione?" "Oggettivamente si. C'è stata una risposta che penso abbiate avuto modo di vedere. Il discorso della consapevolezza e quindi la comunicazione istituzionale è andata nella giusta direzione." Ovviamente il treno si ferma alla prima stazione e torna indietro. "Diciamo che non ci sono state delle criticità rilevanti, però le criticità servono perché noi stiamo testando un piano." Hanno partecipato più di 1.500 persone, un numero ancora piccolo rispetto alla popolazione che vive nella zona rossa. Sette comuni, compresa una parte della città di Napoli, 1.300.000 abitanti. Ma è un passo avanti rispetto al 2019, quando parteciparono poche centinaia di persone.