È il giorno della protesta per Genova e per la Liguria, che accolgono il Ministro infrastrutture e trasporti con un corteo di tir dal porto e centro città. Sul tavolo ci sono i danni alle categorie economiche causate dai cantieri per le ispezioni nelle gallerie lungo tutto il tratto autostradale. Una regione ostaggio di code infinite, ma la visita di Paola de Micheli a Genova per la ripartenza dei lavori sul nodo ferroviario, opera accorpata al terzo valico, accende nuove polemiche, perché accanto alla promessa c'è la gaffe del ministro: "Le code sono una narrazione la Liguria non è isolata." Il 28 luglio riprendono le due corsie, ma prima ci saranno molte aree critiche che verranno sgomberate e hanno già cominciato oggi. Infatti noi siamo venuti giù da Milano e abbiamo trovato una situazione abbastanza tranquilla. In prefettura l'appuntamento con i sindacati e gli imprenditori che denunciano la drammatica situazione economica dovuta all'inaccessibilità della Liguria dalle autostrade un incontro che ha lasciato l'amaro in bocca. Non rendersi conto che 6-7 ore per poter raggiungere da 200km di distanza la costa Riviera non sia un problema, ma sia una cosa facilmente, tranquillamente risolvibile e quindi stavamo narrando una storia fine a se stessa è un atto molto grave, molto umiliante. Mi pare evidente stiamo parlando di un miliardo di euro al mese. Dopo tutta questa sofferenza che le associazioni di categoria si sentono dire che l'irraggiungibilità del nostro territorio è stata una narrazione, onestamente lo ritengo inaccettabile. Esplode la rabbia e la Liguria torna in coda.