Travolto dallo scandalo nomine e accusato di corruzione, per il Magistrato Luca Palamara, ex Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, è giunto il momento, prevedibile, della sospensione da funzioni e stipendio. Il Collegio disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura ha dunque accolto la richiesta del Procuratore Generale Riccardo Fuzio, travolto a sua volta dallo scandalo indagato per rivelazione di segreto, proprio al PM romano, al quale avrebbe riferito dell'indagine a suo carico. L'accusa che pesa contro Palamara al Tribunale di Perugia è quella di aver approfittato delle sue funzioni di Magistrato, mettendole a disposizione dell’imprenditore e amico Fabrizio Centofanti, in cambio di viaggi e regali. I difensori Benedetto Marzocchi Buratti e Roberto Rampioni hanno già annunciato ricorso. “Ora dobbiamo leggere le motivazioni dell'ordinanza”, hanno aggiunto. All'indagato, che nel frattempo aveva fatto domanda di trasferimento all'Aquila, verrà comunque corrisposto un assegno alimentare. “Continuerò a difendermi nel processo” ha commentato Palamara, che durante l'audizione a Palazzo dei Marescialli, martedì scorso, aveva respinto ogni accusa. Intorno all'ex Presidente dell'Anm si è sviluppata tutta la vicenda che ha creato sconquasso all'interno della Magistratura e che ha, per il momento, portato alle dimissioni di quattro togati del Csm.