Lui non era soltanto un latitante di mafia, era un latitante di mafia con un ruolo ben definito all'interno dell'organizzazione Cosa Nostra. Lui è il capo della provincia mafiosa trapanese di Cosa Nostra, quindi sotto il suo controllo l'intera organizzazione. Da qui l'esigenza di tutelarsi, l'esigenza di proteggersi dalle attività investigative sfruttando al massimo la rete, non solo di favoreggiatori ma la rete che costituisce l'assetto militare, la struttura organica dell'intera associazione mafiosa, quindi il latitante si è avvalso di questo e ha passato, secondo quelle che sono le ricostruzioni e le indagini fatte in questi anni, gran parte del suo periodo di latitanza nella provincia di Trapani.