Le ricerche proseguono incessanti e al momento non hanno dato risultati. All'appello mancano ancora quattro dei sette detenuti evasi dal carcere minorile Cesare Beccaria di Milano nel pomeriggio del giorno di Natale. Si tratta di due giovani di 17 anni e di due maggiorenni di 18 e di 19 anni. Due dei tre rientrati nel Penitenziario nelle scorse ore, invece, sono stati convinti a costituirsi dalle loro famiglie, mentre il terzo era stato rintracciato a casa della suocera. Intanto, le prime conseguenze della fuga e della successiva protesta scatenata all'interno del carcere, con materassi e lenzuola dati alle fiamme dai giovani detenuti, sono già arrivate. "Sono stati trasferiti in nove, penso che qualcun altro verrà trasferito e intanto stiamo rifacendo i conti e qualcuno incomincia, anche giustamente, a esaminare quello che facevamo precedentemente a scuola, nella formazione e nei rapporti per metterci insieme per migliorare, decisamente, quello che non ha clamorosamente funzionato". La clamorosa evasione dei sette ragazzi, che sarebbero riusciti a distrarre l'unico agente della Polizia Penitenziaria in turno a Natale, con la richiesta di un pallone riuscendo poi a creare un varco nella recinzione in legno di un cantiere interno e a calarsi con un lenzuolo dal muro di cinta, ha acceso un faro sulle tante carenze di questo Penitenziario e in generale della giustizia minorile. E forse, proprio grazie anche a questa vicenda, nei prossimi mesi si riuscirà a dare un direttore titolare a questo istituto che da 20 anni ha solo facenti funzione, e a concludere quel cantiere in corso da 16 anni per ampliare la capienza di una struttura, che attualmente può ospitare 31 detenuti, ma che generalmente ne ospita di più. "C'è bisogno veramente di più risorse, più investimenti. Questi sono ragazzi che vengono da storie difficili, vengono da storie molte volte traumatiche, da famiglie disgregate. Dobbiamo offrirgli, come dire, un approdo, un'ancora di salvataggio possibilmente e non lasciarli in condizioni peggiori di come sono entrati".























