Come nasce un Carnevale. Si provano le coreografie, le maestranze a Viareggio sono al lavoro per questo storica edizione. "150 anni che sono veramente tanti. Avere l'opportunità di festeggiare un anniversario del genere non è da poco. I nostri maestri non sono soltanto, diciamo, dei carpentieri ma sono degli artisti veri e propri, sono dei pittori, sono dei costruttori a tutto tondo. E come diciamo noi è un po' come se fossero dei maestri rinascimentali dove all'interno dei loro hangar costruiscono da zero le loro opere". "Dove hai imparato questo mestiere?" "Qui, da piccolo. Nei vecchi hangar in via Marco Polo". Zero politici, se pensiamo a quelli di mestiere, ma presenti grandi temi. La bambina di "Pace armata" chiede un futuro migliore, "L'evoluzione della specie" spinge l'uomo verso la dominazione, i girasoli sono simbolo di speranza ma ci vorrebbe una macumba per dire basta. Sarà la ricorrenza e la voglia di ritrovarsi ad aver spinto molti carristi ad esaltare la tradizione. La vita andrebbe vissuta come un lungo Carnevale divino e c'è un omaggio alla maschera di Viareggio. "Mio padre fece il Burlamacco nel centenario del Carnevale, l'anno scorso abbiamo fatto un grande Stargate, quindi abbiamo usato lo Stargate per riportare quel Burlamacco dopo 50 anni sui viali a mare". In un immaginario camerino il clown si sta preparando per lo spettacolo. "Questo è un nostro attore intento a specchiarsi, a prepararsi per fare lo spettacolo e far ridere il pubblico ma che poi si gira e vede il mondo". E sarà lui a ridere del mondo diventato circo? Non c'è una data entro cui rispondere ma dal 4 febbraio, intanto, si torna in strada.