Impianto comunale di Grumello del Monte, siamo alle porte di Bergamo, la piscina è gestita da Aquaclub. Prima della pandemia si contavano 3500 iscritti oggi 1500. Dove non è riuscito il Covid potrebbero riuscire i rincari, ci spiega la titolare. Ma di che cifre stiamo parlando? "Da dicembre 2019 avevamo una fattura di 7mila euro con un costo chilowattora di 0.18 centesimi, siamo passati a ottobre 2021 a una fattura da 11mila euro con un costo a chilowattora di 0.39, per poi arrivare a dicembre 2021, con 15 giorni a 8mila euro, quindi ci aspettiamo altri 8500 euro, con un costo chilowattora di 0.50. Quindi da 0.18 a 0.50 ed è in aumento". In centro a Milano c'è una delle 15 palestre tra Prime e Palestre italiane gestite dal gruppo Egosistema. Prima del Covid il fatturato complessivo era, all'incirca, di 17 milioni, con 35mila clienti. Nel 2021, con alle spalle tutte le chiusure, il fatturato si è più che dimezzato: si riparte con 23mila clienti. "Abbiamo ricevuto le ultime bollette riferite al mese di dicembre 2021 e purtroppo abbiamo, con amarezza, constatato che c'è stato un aumento del 300% sull'energia elettrica e del 250% sul gas, sulla fornitori gas. Tutto questo pone una serie di interrogativi soprattutto sulla sostenibilità del business e dell'intero settore". Non solo palestre e piscine, il sipario rischia di calare anche sui teatri. "Io mi auguro che l'intervento di Draghi arrivi prima della nostra bolletta. La bolletta dovrebbe arrivare intorno al 20 del mese noi rischiamo di passare da 50 a 75mila euro per due teatri, che è insostenibile ovviamente".























