"Novembre, dicembre, gennaio, sono arrivate botte inimmaginabili, tipo 18.000 euro, 20.000 euro, 21.000euro a febbraio". Le prime bollette con importi quasi raddoppiati già all'inizio dell'anno. Siamo alla IDK di Maerne, in provincia di Venezia, azienda specializzata nel settore della meccanica di precisione, una realtà altamente energivora le macchine utilizzate per la produzione consumano ogni giorno centinaia di chilowattora. Nei mesi estivi le cose sono andate meglio grazie ad un' ingente investimento nel fotovoltaico che ha consentito all'azienda di ridurre le bollette. L'autunno però si avvicina e con esso il timore di non riuscire a far fronte ai costi dell'energia. A quel punto cosa si fa? "Niente, non ti fai la paga i ragazzi gliela devi dare, quell'utile l'utile che hai incamerato praticamente che dovresti portare a casa ma come surplus come come rischio d'azienda, come sta nello butti là energia elettrica". La IDK, in previsione dei mesi invernali, ha studiato una strategia autorizzare gli straordinari solo nelle giornate di sole, per sfruttare il più possibile l'impianto fotovoltaico. "E sono costretto a dire ai ragazzi: "Sabato facciamo quattro ore di straordinario però solo se fa il sole, se piove stiamo a casa, abbiamo paura dei mesi ma proprio paura, non sappiamo cosa ci aspetta, non abbiamo altre alternative se non: o tenere chiuso o buttare via dei soldi, cioè buttar via, pagare i soldi di energia elettrica".























