È da questo caffè nel centro di Firenze che l'onda si è propagata in tutta Italia. Un semplice il cartellone tra i tavolini per mettere in piazza a quanto i costi dell'energia siano diventati insostenibili per il commercio. Stessi mesi a confronto, un anno dopo i conti sono irriconoscibili. Da qui la domanda alla politica incapace, secondo il proprietario, di trovare soluzioni. "Il problema non è mio, dell'Angolo di Piazza San Marco. Non si muoveva nessuno benché sia un caffè storico, ma credo che questo è un problema che avvolge un pochino tutta l'Italia e la politica l'ho vista molto assente. Di fatto noi ci troviamo in questo momento con delle spese insostenibili, non vediamo finora segnali in qualche modo di tutela, qualche iniziativa dovevamo farla." L'iniziativa è stata rilanciata da Confcommercio e secondo il Presidente fiorentino dell'associazione di categoria, è un modo per condividere una preoccupazione. "È una legittima difesa di chi sta vivendo un momento drammatico, perché assistere da testimoni impotenti mentre le nostre imprese rischiano il default fa male al cuore. E siccome i bar e ristoranti sono la casa fuori casa degli italiani, sono i luoghi in cui ci si parla, ci si confessa, si crea un rapporto straordinario, abbiamo avvertito proprio da noi, da imprenditori, che siamo sempre al pubblico, questa grande solidarietà delle persone, dei nostri clienti." Non solo bar, ad unirsi alla protesta sono anche le altre tipologie di esercizi commerciali, i ristoranti, i negozi di accessori per moto. Se non dovessero essere ascoltati qualcuno pensa già a nuove mosse, un esempio, spegnere le luci nelle vetrine e lasciare le città al buio e forse così anche meno sicure.























