L'estate della polemica, quella sui costi dei lidi attrezzati e dell'accesso alla spiaggia libera. Siamo andati a vedere com'è la situazione a Mondello, dove addirittura la Guardia di Finanze si è mossa per fare chiarezza. Il punto cruciale è quello relativo al libero accesso a quella che viene sempre definita la spiaggia dei palermitani e che, durante la stagione estiva, viene di fatto ridotta a favore degli stabilimenti balneari gestiti per la quasi totalità da una sola società che ha la concessione: la Italo Belga. La polemica è sugli accessi in spiaggia che per legge devono essere garantiti a tutti, soltanto che per accedere dai lidi il personale richiede una tessera o un ticket di ingresso per consentire l'entrata. La società che li gestisce sostiene di agire nel rispetto delle regole e che, una volta che le Fiamme Gialle finiranno la loro relazione da inviare agli Uffici del Demanio, tutto sarà chiarito. Intanto l'accesso alla spiaggia libera avviene attraverso corridoi stretti e la battigia riservata a chi non vuole o non può pagare è davvero striminzita. "Le spiagge dovrebbero essere ad accesso libero per tutti. Poi il fatto che però magari ci siano dei lidi controllati che vengono tenuti bene, che vengono tenuti magari puliti, eccetera, non è neanche male. Perché comunque la spiaggia libera è sempre un po' soggetta a inquinamento, gente che sporca, vandalismo, quindi, è una cosa un po' controversa". "Ai nostri occhi però c'è un contrasto: le spiagge attrezzate sono praticamente vuote, mentre quel pezzetto di spiaggia libera è totalmente pieno". "Eh certo, i prezzi sono inaccessibili comunque al pubblico, perché comunque un ombrellone, due lettini, quasi sempre un lettino e un ombrellone quasi sempre 30 €. 30 +30 sono 60 a persona, comunque non è un prezzo accessibilissimo a tutti". "Secondo lei ci sono abbastanza varchi pubblici per andare al mare in a Palermo?" "No. No, pochi, pochi, pochi". "Bisognerebbe fare qualcosa in più?" "Eh penso di sì. Sarebbe bello avere una spiaggia più libera". La questione è finita anche sui banchi dell'ARS con un'interrogazione parlamentare presentata dal deputato Ismanela Vardera. Il sapore della polemica, possiamo dire, ha sostituito il sapore di sale. .























