Lunedì 3 agosto Viviana Parisi esce di casa dal comune di Venetico, alle porte di Messina, insieme con il figlio Gioele di 4 anni, racconta al marito di voler andare poco distante, per comprare delle scarpe, invece percorre più di 100 chilometri, si ferma a Sant'Agata di Militello per fare benzina e poi ha un incidente e questo è l'ultimo punto, è l'ultima zona in cui Viviana, insieme con il bambino, viene avvistata, dopo l'incidente, avvenuto a questa altezza dell'autostrada Palermo Messina, Viviana aveva in braccio il bambino, Viviana, che scavalca il guardrail con il bambino in braccio e poi comincia a camminare in questo sentiero che conduce ad una zona impervia, un bosco molto fitto, fatto di buche, di fossati, di canali di scolo, che sono stati tutti quanti perlustrati in queste due settimane intense di ricerche che hanno coinvolto la protezione civile, vigili del fuoco, volontari arrivati da ogni parte della Sicilia, anche con le unità cinofile. Di Viviana viene ritrovato il corpo senza vita 5 giorni dopo la scomparsa, a 800 metri da qui, perché Viviana ha camminato parecchio, scendendo verso il mare, facendosi strada tra questa fitta vegetazione e questa boscaglia, ma del bambino non c'è ancora nessuna traccia, nonostante le ricerche, nessun elemento è stato ritrovato che possa ricondurre alla presenza del bambino in questo bosco. Ma c'è questo turista che racconta del bambino in braccio alla mamma che scavalca questo guardrail e scende nel bosco, il Papà ha lanciato un appello, ha chiesto a tutti quanti, alla cittadinanza, agli abitanti dei comuni vicini, di aiutare le ricerche, di fare in modo che il piccolo Gioele possa essere recuperato. Intanto sono diverse le ipotesi che restano in piedi, confermate dal procuratore di Patti, che ha aperto un'inchiesta. Non si esclude l'omicidio, non si esclude l'omicidio suicidio, non si esclude l'aggressione da parte di animali, ma per ora è un mistero.