Potrebbero essere ascoltati Catherine e Nathan i genitori dei tre bimbi allontanati il 20/11 scorso e trasferiti in una struttura protetta. Il tribunale in realtà ha richiesto solo la comparizione dei legali e della curatrice speciale dei minori, ma non si può escludere che li senta e che al termine dell'udienza decida di modificare o revocare il provvedimento. Fondamentali saranno le relazioni dei servizi sociali, dei responsabili della Casa Famiglia e i risultati di tutte le visite mediche cui sono stati sottoposti i bambini un'udienza che potrebbe essere risolutiva, mentre pende il ricorso alla Sezione Minori della Corte di Appello dell'Aquila. I legali sostengono che siano venuti meno i presupposti giuridici e di fatto della sospensione di responsabilità genitoriale sottolineano che Nathan e Catherine conoscono poco l'italiano e non avrebbero compreso appieno il provvedimento. In merito agli esami medici spiegano che la coppia, ritenendoli invasivi, aveva applicato un modello assicurativo tipico dei Paesi anglosassoni. Quanto alla casa è pronta la documentazione per la realizzazione degli impianti igienici e per l'ampliamento degli spazi. Inoltre l'abitazione alternativa offerta da una famiglia di Ortona, elimina sostengono dubbi sulla sicurezza. Nel ricorso la difesa respinge anche l'ipotesi di abbandono scolastico e dell'isolamento sociale, "Perché i bambini scrivono hanno contatti regolari con coetanei e adulti. Vivono una vita certamente diversa da quella urbana, ma non priva di relazioni". .























