Tortura, l'accusa più pesante è stata confermata per tre dei cinque Carabinieri coinvolti nello scandalo della caserma Levante di Piacenza, che hanno scelto il rito abbreviato. La pena più severa è per l'appuntato Montella, considerato il leader, 12 anni la richiesta era di 16. Le sentenze hanno assecondato l'impianto della pubblica accusa, 61 capi di imputazione per la caserma degli orrori tra cui: spaccio di stupefacenti, arresto illegale, violenza privata, estorsione. "Integralmente confermato l'impianto accusatorio della Procura, in particolare nelle fattispecie più rilevanti cioè, la tortura contestata in prima battuta, l'estorsione ai danni del concessionario d'auto veneto e soprattutto è stato considerato nella sua interezza come sussistente un illecito sistema perpetrato da tutti i componenti della caserma Levante, oggi a giudizio." Sono stati tutti condannati: Salvatore Cappellano 8 anni, 6 anni per Giacomo Falanga, 3 anni e 4 mesi per Daniele Spagnolo, 4 anni per il Comandante della caserma Marco Orlando. Un lavoro durissimo, sospira la Procuratrice Capo che ha portato alla luce un sistema corrotto e violento. Azioni brutali ai danni di cittadini non colpevoli durate anni, ma non solo. "Una sentenza importante perché ha definito, fortemente illecite condotte perpetrate da tutta una caserma soprattutto ai danni della stessa arma dei Carabinieri, che è stata ritenuta la parte offesa.".