Nell'ultima settimana i contagi sono aumentati del 78%, la Sicilia si avvicina pericolosamente alla soglia dei 50 casi ogni 100.000 abitanti, che in base agli attuali criteri la farebbe tornare in zona gialla. Il Presidente della Regione, Musumeci, interviene per far notare che negli ospedali la situazione non è critica e che le nuove chiusure nel pieno della stagione estiva provocherebbero un disastro, che non sarebbe sanitario ma economico. Il Ministro Speranza assicura che per il cambio di colore peserà più il tasso di ospedalizzazione che quello dei contagi, ma intanto nella regione, che è tornata a riempirsi di turisti nei centri storici delle città come sulle spiagge e nelle isole minori, la variante Delta corre e fa anche la sua prima vittima: a Marsala un sessantenne che aveva fatto solo la prima dose. A Palermo un neonato di due mesi e una bambina di 9 anni, sono ricoverati, in ospedale, in condizioni critiche. Da un report dell'Assessorato alla Salute emerge che oltre il 70% dei ricoverati non è vaccinato. E preoccupa la situazione degli anziani, secondo uno studio della federazione dei medici di famiglia, in Sicilia 40 over 60 su 1000 abitanti non hanno fatto il vaccino, spesso perché, dice il Segretario regionale Luigi Galvano, influenzati e convinti da un familiare NoVax. La campagna di vaccinazione rallenta, con un calo di prenotazioni nell'hub, alla Fiera di Palermo e nonostante gli sforzi messi in campo. Nella provincia di Palermo le squadre di medici hanno raggiunto 8 paesi negli ultimi 10 giorni con 2000 somministrazioni e la campagna itinerante proseguirà, per tutto il mese di luglio, e poi da lunedì anche nei luoghi di ritrovo. "Stiamo continuando facendo il possibile per sensibilizzare le persone a capire che non abbiamo soluzioni diverse dalla vaccinazione, noi abbiamo una sola arma: la vaccinazione, facciamola, facciamola tutti e così finiremo questo incubo.".