Non c'è nessun elemento a fondamento delle accuse rivolte emergendo con certezza unicamente lo svolgimento, attraverso società a lui riconducibili, di attività di produzione e commercio con il proprio paese di strumenti tecnologici aventi potenziali, ma non esclusive, applicazioni militari. Con queste motivazioni il Ministro della Giustizia spiega il perché del rilascio di Mohammad Abedini Najafabadi, l'ingegnere iraniano agli arresti su richiesta degli Stati Uniti che lo accusavano di aver contribuito alla costruzione di droni che hanno permesso l'uccisione di militari americani in Giordania. Insomma non esistono prove che suffraghino questa accusa, per cui Abedini può tornare libero. Infatti si trova già a Teheran, come hanno affermato le autorità locali. Si chiude dunque una vicenda che per quanto lo stesso Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha definito "parallela" non può non essere messa in relazione all'arresto e alla successiva liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala. La storia prende le mosse il 16 dicembre quando Abedini viene fermato all'aeroporto Malpensa di Milano. Ingegnere iraniano trentottenne l'uomo è specializzato nella componentistica utilizzata anche nei droni militari tra cui i famigerati Shahed. A chiedere il suo arresto è l'FBI e Abedini viene tradotto nel carcere milanese di Opera. Appena tre giorni dopo, il 19, la giornalista freelance Cecilia Sala è arrestata in Iran per violazione delle leggi. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani si affretta a precisare che non c'è alcuna diplomazia degli ostaggi e che l'Italia non è competente per il procedimento penale di questo iraniano. C'è stato un mandato di cattura e poi si vedrà all'estradizione. Anche la Repubblica Islamica nega ogni correlazione tra i due casi. Il giorno dopo queste parole però, l'8 gennaio, viene liberata Sala. Il 9 gennaio Nordio, negando la correlazione tra i due casi, aggiunge che il 15 gennaio ci sarà un'udienza per valutare il caso anche se non è giunta alcuna documentazione dagli Stati Uniti. Tre giorni dopo le parole del Ministro alla Giustizia Abedini è un uomo libero.