Inizialmente era prevista per il 30 aprile, poi è stata anticipata al 7 marzo, ora la Corte di Cassazione ha ristretto ancora i tempi. È fissata dunque per il 24 febbraio l'udienza sul ricorso che Alfredo Cospito aveva chiesto per non essere più sottoposto al regime detentivo del 41 bis che prevede pesanti restrizioni. Reclamo che l'anarchico accompagna da oltre 100 giorni con uno sciopero della fame che l'ha portato a perdere più di 45 kg. "Alfredo è sempre più magro. La situazione si sta estremamente complicando e si sta andando oltre la soglia critica". È l'allarme lanciato dall'avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore di Cospito, dopo averlo incontrato nel carcere di Opera. Qui le condizioni di salute dell'anarchico sono state valutate compatibili con la detenzione. "È assolutamente determinato ad andare avanti" ha poi aggiunto il legale "ma è consapevole che ciò porterà a delle conseguenze irreparabili". Conseguenze che preoccupano anche Ilaria Cucchi, senatrice dell'Alleanza Verdi-Sinistra, che nelle prossime ore farà un'ispezione nel carcere di Opera proprio per verificare le sue condizioni di salute. Intanto continuano le mobilitazioni degli anarchici che hanno occupato la Facoltà di Lettere alla Sapienza di Roma e che si schierano al fianco di Cospito contro il carcere duro e l'ergastolo ostativo. "Se Alfredo morirà la lotta continuerà e sarà ancora più determinata" fanno sapere. Alta tensione anche per sabato 4 febbraio per un corteo previsto da Piazza Vittorio.