La decisione era nell'aria da diversi giorni da quando Alfredo Cospito aveva ripreso ad assumere alimenti anche per via dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute. L'anarchico ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 20 ottobre scorso contro il 41 bis e lo ha formalizzato il giorno dopo l'apertura della consulta alle concessioni delle attenuanti nell'ambito del processo sull'attentato alla scuola dei Carabinieri di Fossano. Per lui ora la possibilità di non essere condannato all'ergastolo ma ad una pena fino ai 20 anni per i due ordigni esplosi nel 2006 senza provocare né morti né feriti è reale. Quanto stabilito dalla consulta, chiamata ad esaminare la questione sollevata dalla Corte d'Assise d'Appello di Torino nell'ambito del procedimento che vede imputato l'anarchico per il reato di strage, non incide sull'istituto del 41 bis per cui Cospito è stato in sciopero della fame per 180 giorni. Nell'udienza pubblica la consulta, l'avvocatura dello Stato, per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, aveva chiesto di dichiarare la questione posta dai magistrati di Torino inammissibile o infondata. Per ora Cospito resta ricoverato all'ospedale San Paolo sotto osservazione medica e quando le sue condizioni fisiche miglioreranno sarà trasferito nuovamente nel carcere di Opera.