Davanti ai Magistrati aveva spiegato di aver agito nell'ambito delle sue funzioni, smentendo qualsiasi tipo di violazione. A distanza di quasi due mesi da quell'audizione però, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, Pier Camillo Davigo, ex Consigliere del CSM, risulterebbe indagato dalla Procura di Brescia proprio per rivelazione di segreto d'ufficio, nell'ambito dell'inchiesta con al centro alcuni verbali secretati del plurindagato Piero Amara, ex avvocato esterno di ENI, in cui parlava della presunta Loggia Ungheria, che vedrebbe coinvolti Magistrati e vertici delle Istituzioni. Verbali secretati che il PM milanese Paolo Storari, che stava seguendo l'indagine sul falso complotto ENI, nell'aprile 2020 consegnò a Davigo, allora al CSM, per autotutelarsi dall'inerzia nelle indagini, a suo dire, da parte dei vertici della Procura milanese, ma senza compiere alcun atto formale. Allo stesso Storari viene contestato il medesimo reato. Nelle scorse settimane Davigo aveva spiegato, durante una trasmissione, che il PM milanese gli aveva segnalato una situazione critica all'interno della Procura meneghina e gli aveva dato il materiale necessario affinchè si facesse un'opinione, dopo essersi accertato che fosse lecito, visto che il segreto investigativo, aveva precisato Davigo, per espressa circolare del CSM, non e' opponibile allo stesso CSM. L'ex PM di Mani Pulite ne avrebbe poi parlato col Vicepresidente del CSM David Ermini e informalmente con altri colleghi, ascoltati anche loro nelle scorse settimane, in gran segreto, dalla Procura di Roma che indaga invece sulla fuga di notizie. Quei verbali infatti a fine 2020 furono inviati in forma anonima a due quotidiani e a un altro Consigliere di Palazzo dei Marescialli, secondo l'accusa dalla ex segretaria di Davigo, che deve ora rispondere di calunnia. Intanto anche lo stesso Consiglio Superiore della Magistratura ha aperto un'indagine per verificare eventuali situazioni di incompatibilità ambientale o funzionale negli uffici giudiziari di Milano.