Il bene di Eitan. Ne parla Fabrizio Ventimiglia, il legale del bimbo unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, il 23 maggio 2021. Ne parla a chiosa della decisione del GUP di Pavia, Pietro Balduzzi, che ha accolto la richiesta di patteggiamento a un anno e otto mesi, pena sospesa, per Shmuel Peleg nonno materno di Eitan, accusato di sequestro aggravato, sottrazione di minore all'estero e appropriazione indebita del passaporto del nipote di 7 anni. Sul quale, secondo il GUP, il nonno non esercitò alcun tipo di violenza e al quale, per decisione del Giudice, ha versato 53mila euro a titolo di risarcimento. La soddisfazione dell'Avvocato di Eitan perché il bimbo potrà proseguire il suo percorso di recupero in serenità, lontano dal clamore mediatico. Quella dei legali del nonno: è emerso, dicono, che il bambino era felice di andare con il nonno in Israele. Quella dei legali di Aya Biran, zia e tutrice legale del bimbo, contenti per la fine di un incubo e pur tuttavia sgomenti per la pena patteggiata molto bassa, secondo loro. E se si chiude la penosa vicenda del bimbo sospeso tra le due famiglie d'origine dopo aver perso i genitori, un fratellino e due bisnonni nel disastro in cui morirono 14 persone i parenti delle vittime seguono con apprensione gli sviluppi dell'incidente probatorio in corso a Verbania con la deposizione dei consulenti degli indagati per il disastro davanti al collegio dei periti, scelto dal Giudice, che hanno prodotto un maxi faldone di inchiesta di oltre 1000 pagine. Il degrado della fune era visibile almeno un anno prima, dice in aula Andrea Gruttadauria, consulente della difesa di Gabriele Tadini, il capo servizio della funivia che per primo ha ammesso l'uso dei cosiddetti "forchettoni". Un parere tecnico che per ora aggrava la posizione della proprietà. E intanto tiene banco il tema, da affrontare dopo la discussione delle cause del disastro, dei risarcimenti ai familiari delle vittime. Per i quali si arriva a ipotizzare oltre 30 milioni di euro.























