“Ora so di essere un uomo libero. Mia figlia mi chiedeva sempre di andare a Disneyland e non potevo accontentarla. Adesso potrò farlo”. Ha commentato così la decisione del Tribunale arbitrale dell'Aja, il fuciliere della Marina Salvatore Girone. Per Massimiliano Latorre ha parlato invece la figlia Giulia, su Facebook, con toni duri: “Un giorno qualcuno chiederà scusa” ha scritto. La sentenza della Corte Internazionale dà ragione all'Italia, riconoscendo l'immunità dei Marò e precludendo all’India l'esercizio della propria giurisdizione nei loro confronti. Saranno i magistrati italiani a processare i militari. Soddisfazione arriva dal governo e dalle autorità. Per il premier, Giuseppe Conte, quella di queste ore è una buona notizia. Il responsabile della difesa, Lorenzo Guerini rivolge un affettuoso pensiero ai Marò e alle loro famiglie per i difficili momenti che hanno vissuto. mentre il Ministro degli esteri Luigi Di Maio parla di un risultato positivo. Con questa sentenza che l’Italia ovviamente rispetterà, oggi si mette definitivamente un punto alla lunga agonia che hanno dovuto attraversare i nostri due militari. La sentenza mette fine a una disputa durato 8 anni. I fatti risalgono al 15 febbraio del 2012. i due militari italiani erano allora impegnati in una missione di protezione di un mercantile italiano a largo delle coste meridionali dell'India, in un'area considerata a rischio pirateria. Lo stesso Tribunale dell'Aja ha deciso anche che l'Italia dovrà risarcire la perdita di vite umane sul peschereccio colpito dai militari a largo delle coste meridionali indiane a bordo del quale morirono due pescatori.