Rosazza, paesino di 100 abitanti in Alta Valle Cervo, nel biellese. Una panetteria, un semaforo, acqua buona e bei vicoli di ciottoli. Ed è proprio inerpicandoci su una di queste stradine che arriviamo alla pro loco del paese, teatro, a San Silvestro di questo fatto di cronaca che incrocia la politica. La sala era stata affittata da Francesca Delmastro, sindaca di Rosazza e sorella di Andrea Delmastro, Sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d'Italia, per il cenone di famiglia. Una trentina di persone in tutto a cui, dopo la mezzanotte, si è aggiunto anche Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d'Italia, che abita nelle vicinanze. Ed è sua la mini pistola, ecco il modello, un revolver da borsetta, grande quanto un accendino, dalla quale è partito un proiettile che ha colpito alla gamba il genero 31enne di un membro della scorta di Delmastro. Sette giorni di prognosi per il ragazzo. Il Sottosegretario al momento del fatto non era nella sala, ma nel parcheggio sottostante a caricare l'auto. Noi abbiamo raccolto la testimonianza della sorella, che aveva appena fatto in tempo a salutare Pozzolo prima di andare via. "Nella maniera più assoluta e totale io non ho visto un'arma, mai, mai. Neanche me ne ha parlato, niente". "Che idea si è fatta di quello che è successo?" "Cosa vuole che le dica. Io sono una che neanche ha armi, sono basita, nel senso che per me è un fatto assolutamente incredibile. Non ho parole per descrivere, il fatto che io sia, sì basita, senza parole, non potevo minimamente immaginare una cosa del genere". "Lei ha sentito l'Onorevole Pozzolo?" "Assolutamente no, nella maniera più assoluta e totale". Emanuele Pozzolo è stato ascoltato per nove ore dai carabinieri, non è chiaro il perché il deputato abbia tirato fuori la pistola e come sia partito il colpo. Noi abbiamo cercato di contattarlo, ma non abbiamo ricevuto risposta finora. In una nota il deputato ha confermato che la pistola era di sua proprietà e che il colpo è partito accidentalmente, ma di non essere stato lui a sparare. Pozzolo, a cui la Prefettura di Biella ritirerà il porto d'armi, inizialmente si era rifiutato di sottoporsi all'esame dello stub per rilevare eventuali tracce di polvere da sparo su corpo e vestiti, opponendo la sua immunità parlamentare, poi ha accettato di eseguire questa prova alle 7 e mezzo del mattino, cioè sei ore dopo lo sparo. Pozzolo è ora indagato per lesioni aggravate. Si tratta di un atto dovuto, fanno sapere gli investigatori. La Procura di Biella sta ascoltando altre persone presenti alla festa, per chiarire le circostanze ancora oscure del fatto. Secondo un testimone Pozzolo era molto allegro quella sera e stava mostrando a tutti l'arma tenendola nel palmo della mano.