L'avrebbero toccata in tre quella pistola e questo dato alleggerisce la posizione dell'unico indagato ma non si sa che abbia maneggiato il revolver. Il Deputato di Fratelli d'Italia, Emanuele Pozzolo, il caposcorta del Sottosegretario alla Giustizia Delmastro e una terza persona non identificata sono i soggetti cui profili del DNA sono stati esaminati dei Carabinieri del RIS di Parma e nessun profilo prevale sull'altro. Ecco perché si terrà una nuova perizia. Rimane un giallo per quanto assurdo quanto accaduto la sera del veglione di Capodanno a Rosazza, nel biellese, da cui è partito il colpo che ha ferito ad una gamba Luca Campana. Il quadro emerge dalla relazione del RIS di Parma che ha esaminato l'arma. Nelle conclusioni si legge infatti che nessuno dei profili di DNA emerge rispetto all'altro. Uno appartiene appunto a Pozzolo, nel frattempo sospeso dal partito e dal gruppo parlamentare che aveva portato con sé la pistola. Un altro è di Pablito Morello, caposcorta di Delmastro che aveva messo in sicurezza l'arma dopo lo sparo. Non si sa invece a chi appartenga il terzo DNA presente sull'arma. La Procura di Biella intende infatti ordinare nuove analisi. Il caso dunque si complica mentre il ferito Campana, difeso dall' avvocato Marco Romanello, aveva subito chiarito: io la pistola non l'ho mai toccata.